Nuovi rischi e opportunità d’investimento nel mercato cinese per le imprese italiane
A guidare lo sviluppo dell’economia cinese oggi è la ricerca della qualità e dell’innovazione.Da tempo, non è più sui volumi che la Cina infatti orienta i suoi paradigmi di crescita. Il nuovo obiettivo, evidenziato anche dal 14° Piano quinquennale 2021-2025, è quello di portare la Cina ad essere il paese leader nell’innovazione entro il 2035. Accanto a questo obiettivo ambizioso ve ne sono altri non meno importanti: una crescita sostenuta dei consumi interni, l’eccellenza nei servizi terziari e una maggiore attenzione ai temi dell’ecosostenibilità nel business.
Tutto ciò rende la Cina un mercato di sbocco e di export privilegiato e attraente, soprattutto per i produttori made in Italy che fanno della qualità e dell’innovazione un loro punto di forza.
D’altro canto, però, le riforme normative degli ultimi anni, la digitalizzazione e le nuove procedure fiscali comportano una maggiore difficoltà per le imprese italiane nella gestione della compliance legale e fiscale in loco. Le aziende italiane che cercano di entrare nel mercato cinese devono essere consapevoli, non solo delle mutevoli tendenze dei gusti dei consumatori cinesi, ma anche degli attuali obblighi legali e finanziari a cui gli investitori stranieri debbono ottemperare, affinché la propria attività possa prosperare nel paese del Dragone.
Focus Cina: webinar di Confindustria Canavese con Horizons Corporate Advisory
Di tutto questo si è parlato in occasione del webinar “Focus Cina, il paese – quasi un continente da cui non possiamo più prescindere”. Organizzato il 17 giugno 2021 da Confindustria Canavese nell’ambito del suo ciclo “Obiettivo mondo”, l’incontro ha rappresentato una concreta occasione di informazione e conoscenza per le imprese del territorio. A guidarlo sono stati chiamati gli esperti del gruppo internazionale di consulenza legale, fiscale e strategica Horizons Corporate Advisory, attivo su scala globale, ma specializzato proprio sul Paese di Mezzo. Nello specifico, hanno curato gli approfondimenti l’avvocato Lucia Myriam Netti, Regional Partner in Horizons Italia – supervisore delle attività di consulenza del Gruppo in Europa, Russia e Bielorussia – e il Dott. Pier-Domenico Peirone, Executive Director di Pathways, società del network del gruppo Horizons.
Fin da subito apprezzato per il taglio operativo, questo Focus Cina suggella una proficua partnership tra Horizons Corporate Advisory e Confindustria Canavese destinata a proseguire nei mesi a venire. Le imprese canavesane potranno contare sulla trentennale esperienza di Horizons per consolidare le proprie strategie e processi di internazionalizzazione, nella piena sicurezza dell’investimento e nella difesa dell’identità aziendale.
“Siamo ben consapevoli che un progetto di business all’estero, anche il più promettente, non è mai esente da incognite – ha commentato il Dott. Gianfranco Franciscono, Responsabile Servizio Economia di Confindustria Canavese – Ma un rischio non deve mai rappresentare un impedimento. Anzi, se conosciuto e ragionevolmente valutato, si può gestire e trasformare in leva di successo. A partire da un mercato attraente com’è quello cinese, vogliamo quindi fornire informazioni e suggerimenti per una corretta strategia di approccio ed espansione”.
Cina. Per l’Italia un partner di rilievo
“Nel 2020, pur in un contesto di emergenza pandemica, la Cina non ha abdicato al suo ruolo di leader economico, soprattutto nel settore manifatturiero, con un pil saldamente attestato sul 3 per cento e con un rush finale al 6,5 per cento. Per l’Italia è stato poi partner di rilievo, con un interscambio commerciale pari a 44 miliardi– ha spiegato la Dott.ssa Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese – Abbiamo voluto dedicare alla Cina il seminario d’esordio nell’agenda prevista proprio per presentare alle nostre imprese associate le opportunità di business sui mercati internazionali”. Prosegue la dottoressa Paglia. “Nell’ininterrotto flusso di relazioni commerciali con la Cina, i settori principalmente coinvolti non sono solo quelli rappresentati dalle tradizionali eccellenze del Made in Italy, come la moda, l’agroalimentare e la meccanica strumentale. Una quota di business rilevante riguarda anche ambiente ed energia sostenibile, urbanizzazione intelligente e smart-cities, infrastrutture e grandi opere, trasporti e tecnologie spaziali. Tutto a dimostrare la diversificazione dei campi operativi”.
Ci sono tutte le condizioni per cogliere le opportunità di un mercato rigoglioso, dove operare senza timidezze, ma con coscienza di causa e con strumenti adeguati, per assicurarsi in punta di diritto il controllo e la tutela dell’investimento.
Essere oggi in Cina
“Essere oggi in Cina apre prospettive molto diverse rispetto a qualche anno fa – spiega il dottor Peirone – Quindi per spalancare le nuove finestre di opportunità sono necessarie rapide strategie di adattamento, senza mai dimenticare le misure di salvaguardia di base: tutela del brand, difesa e valorizzazione dell’identità aziendale, corretta contrattualistica commerciale”. Si tratta di una serie di passaggi imprescindibili che mostreremo in seguito per la protezione degli asset d’impresa.
In Cina normative vincolanti a difesa della proprietà intellettuale
Pur mantenendo ambiti giuridici sottoposti alla disciplina nazionale, in fatto di diritti di privativa industriale, la Cina si è per la verità aperta alle esigenze del mondo occidentale. Numerosi sono infatti gli aggiornamenti conseguenti all’adesione a vari trattati internazionali. Puntualizza l’avvocato Netti: “Sfatiamo subito un pregiudizio che soprattutto qui in Italia ha profonde radici. La Cina non rappresenta una minaccia ai beni immateriali. Tuttavia, per affrontare in modo corretto e tutelante, occorre procedere immediatamente nella tutela della prorpia proprietà intellettuale con gli opportuni strumenti posti dalla normativa. Il panorama normativo cinese è infatti prodigo di tutele per la proprietà intellettuale e industriale. Certo bisogna farle valere da subito, non appena ci si affaccia ai mercati del paese”.
Per ulteriori approfondimenti sulla protezione del marchio, la dottoressa Angela SU Qi, Partner di Horizons (Shanghai) Corporate Advisory Co Ltd e responsabile dei diritti di proprietà intellettuale, ha trattatoe le riforme dei diritti di proprietà intellettuale nell’articoloDr. Angela Su, Horizons Partner and IPRS Head, provides insight on trademark protection for the foreign community in Shanghai.
Contratti in punta di diritto: Italia e Cina divari culturali da colmare
In ogni accordo commerciale si deve porre estrema attenzione ai rischi di ambiguità derivanti dalle differenze linguistiche e culturali tra le controparti. Che non sono soltanto una conseguenza di contesti operativi diversi, ma soprattutto indice di mentalità differenti.
Il termine “contratto” in cinese si scrive in 合同 (hétóng). I due caratteri significano l’unione degli intenti. Le parti, dunque, negoziano le condizioni del contratti e si uniscono per il raggiungimento di obiettivi comuni. Per il raggiungimento di tale unione di intenti la negoziazione è fondamentale. Il diritto contrattuale cinese sottolinea, inoltre, l’uguaglianza delle parti nel contratto, aspetto quest’ultimo che non va tralasciato nella redazione del testo contrattuale in quanto può comportare conseguenze pregiudizievoli in caso di contenzioso.
“Horizons si trova spesso di fronte a contratti redatti senza le clausole obbligatorie – nota il Dott. Peirone – o redatti in inglese. Senza adottare le misure ragionevoli per garantire che i contatti siano stati redatti correttamente e in conformità alla legge cinese, il contratto potrebbe non fornire una protezione significativa durante una controversia contrattuale”.
“Il nostro obiettivo come legali e consulenti è quello di supportare le imprese nella redazione di contratti che siano reali strumenti di tutela e sempre in piena certezza di diritto.” Commenta l’avvocato Netti – “In questo approccio riteniamo che le imprese possano trovare un supporto concreto in mercati come la Cina”.
Per approfondire sui contratti in Cina, si rinvia all’articoloDo’s and Dont’ of Contracts in China.
Nell’E-commerce il futuro degli scambi
Per quanto convinto custode delle proprie tradizioni giuridiche, la Cina non è comunque un paese che fa della conservazione la sua cifra distintiva. Anzi la sua economia è più che reattiva alle nuove declinazioni del business. Le straordinarie performance negli interscambi sono in gran parte dovute proprio all’e-commerce, una modalità di commercializzazione e consumo che nel Paese di Mezzo non ha rivali. “Le vendite on line stanno riscuotendo un successo assoluto – considera l’avvocato Netti – Già cresciute del 27,5% nel 2020, lieviteranno di un altro 21,0% nel 2021, accaparrandosi così il 52,0% delle transazioni al dettaglio. Un risultato unico al mondo”.
Per le imprese italiane si schiudono opportunità inedite insieme ad obblighi legali e fiscali annessi e connessi da tenere in considerazione. Nello specifico, molti trascurano l’obbligo di ritenuta alla fonte per i redditi prodotti nel territorio cinese. In realtà, la Legge sull’E-commerce adottata il 1° gennaio 2019 impone espressamente alle aziende che vendono online di registrarsi come persone giuridiche in Cina e di rafforzare la protezione dei propri consumatori vietando accordi fittizi e di modificare i commenti degli utenti, in particolar modo quelli negativi.
Per saperne di più sulla ritenuta alla fonte o le informazioni riguardanti la Legge sull’E-commerce in Cina, si rinvia agli articoli China business: cross-border withholding tax 101 e China’s first e-commerce law to go into effect from 1 January 2019.
Horizons Corporate Advisory, strategie globali, assistenza dedicata
Forte di un’esperienza pluridecennale nella consulenza fiscale, legale e strategica, Horizons Corporate Advisory mette a disposizione il suo team di professionisti per guidare e assistere i suoi clienti in tutte le fasi di sviluppo del loro business all’estero. Il gruppo opera a fianco delle imprese in oltre 30 paesi avvalendosi, ove necessario, di solide partnership locali altamente qualificate.Un’assistenza capillare, personalizzata e di grande professionalità, per un sostegno B2B di eccellenza.
Per ulteriori informazioni o prima consulenza, contattare Horizons all’indirizzo country.partners@horizons-advisory.com, il nostro Partner responsabile dell’area si metterà in contatto con voi.